I primi passi sono meravigliosi.

Anche se non si ha ancora quell’equilibrio che ci permetterà di andare lontano,
anche se è ancora sufficiente una piccola spinta per farci cadere,
abbiamo comunque raggiunto la consapevolezza di essere in grado di farcela
e imparare a camminare sempre meglio
varrà qualsiasi sforzo perchè l’arte che stiamo per apprendere,
ci permetterà di vedere e conoscere il Mondo.

Una persona che ci segue da tempo, sebbene sia ancora molto giovane, ha fatto un primo passo veramente molto grande e ci ha confidato, regalandoci una grande emozione, che Thaatt, in questo, le è stata di ispirazione.

Ci ha scritto una mail e ci ha dato il permesso di pubblicarla. Non vuole che venga divulgato il suo nome perchè quello che ci ha confidato riguarda la sua intimità e, come dice il nome stesso, che intimità sarebbe se fosse condivisa da troppe persone ?

Ecco il testo della sua mail:

“Fin da piccola non ho mai avuto un buon rapporto con mio papà, non siamo mai andati d’accordo, litigavamo tutti i giorni, aveva un modo strano di dimostrare il suo affetto, incomprensibile dal mio punto di vista.

Finché si è piccoli molte cose non si capiscono ma crescendo il rapporto è diventato sempre più teso fino a giungere alla rottura. Non una rottura definitiva, avevamo raggiunto un livello di reciproca sopportazione, non parlavamo di nulla, ma se non altro non ci urlavamo contro, diciamo che c’era la più totale indifferenza, io non gli raccontavo i fatti miei, lui non mi chiedeva nulla.

Molte volte, guardando la mia vita, vedevo gioia nella maggior parte degli aspetti, ma quando si toccava il tasto dolente, la reazione era una chiusura a riccio. Chiudevo il mio problema dietro una porta e buttavo via la chiave.

Il problema però, come un serpente, s’insinuava nuovamente nella mia mente. Provavo a venire a capo del discorso, provavo a riflettere sulle cause che avevano portato alla rottura e dopo un po’ raggiungevo la conclusione: “io ho ragione, lui ha torto, io sono nel giusto, lui ha sbagliato tutto”.

Andando avanti per anni con questa convinzione, mi sono illusa di aver chiuso la questione.

Dopo aver conosciuto la THAATT, ho iniziato a cambiare atteggiamento: per prima cosa ho accettato il fatto di avere un problema, a volte non è sempre facile, in secondo luogo mi sono domandata: “Questa situazione mi fa soffrire, adesso sono stufa!”, come i rami del salice non resistono al vento, ma si lasciano accarezzare da esso, anche io ho smesso di opporre resistenza al problema e mi sono lasciata guidare, tutto questo mi ha portata a dire una cosa che non mi sarei mai aspettata di dire qualche anno fa: grazie papà.

Con questo atto è sparito il peso che mi stava trascinando in fondo al mare dell’indifferenza.

GRAZIE THAATT!”

Grazie a te !

Rob & Mar

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