“Sono Thaatt e tu ?” … non è solo uno slogan, è qualcosa di più.

Quando ero piccolo, giocavo al gioco dei tre desideri …
- alle elementari i miei desideri erano: Forza, Ricchezza e Bellezza.
- alle medie si sono trasformati in: Intelligenza (così mi sarei potuto procurare la ricchezza), Salute (mi sarei potuto godere la ricchezza) e Bellezza (molto richiesta … soprattutto nel periodo dell’acne ;-) )
- alle superiori in: poter utilizzare al 100% il Potenziale del cervello (in questo modo, con un desiderio, me ne aggiudicavo due: la ricchezza e la salute perchè, potendo utilizzare al 100% il cervello, ero sicuro di potermi anche auto-guarire), la Bellezza (eh sì … questo desiderio era una fissa :-) ) ed il Carisma (ed ecco il primo passo verso qualcosa di “impalpabile”)

Gli anni passavano, le esperienze si accumulavano e i desideri si trasformavano e così, intorno ai 30 anni, erano diventati: 100% del potenziale cerebrale, Carisma e Saggezza ! Finalmente avevo capito che la Bellezza è nulla senza il Carisma come l’Intelligenza senza la Saggezza.

Poi, intorno ai 35 anni, i desideri si sono sintetizzati in uno solo: essere Felice.

Pensavo di aver trovato “il Desiderio Definitivo” … che cos’altro si può desiderare se non la Felicità, l’allegria, la spensieratezza ? Sì, decisamente avevo capito ! Il mio desiderio era inattaccabile !

E invece no … dopo ancora un pò di anni, 7 per la precisione, avevo cambiato idea … non desideravo più la felicità … desideravo vivere.

Vivere momenti felici e momenti tristi, vivere la gioia e lo sconforto, la calma e la rabbia. Avevo iniziato ad accettare le mie emozioni, qualunque esse fossero, perchè sono mie creazioni e, pertanto, ne devo andare fiero ed amarle allo stesso modo. Suona strano “amare la propria rabbia” ma è quello che sento. In caso contrario si amerebbero solo le cose e le persone che corrispondono ad un nostro modello.

I figli si amerebbero a patto che non si ribellino, il lavoro si amerebbe a patto che non crei problemi, gli amici si amerebbero se sono sempre disponibili e così via.

E così ho iniziato a ringraziare e a “vivere Thaatt” … almeno il più possibile.

Mi ricordo di una massima che diceva più o meno così “Attento a quel che desideri perchè i desideri si avverano !”. E funziona proprio così ! Quello che si desidera con il cuore si avvera … il problema è che non è facile accettare i propri desideri.

Io ho deciso di vivere Thaatt e, quasi ogni giorno, mi capita qualcosa che, se riesco ad accettarlo, mi fa crescere un pò di più.

Oggi, ad esempio, avevo dato appuntamento a Mar, per pranzo, alle 12.45 al Moulin (un locale di Aosta). Lei lavorava nel suo studio di Life Alignment a Gressan (a circa 15 minuti da Aosta) ed aveva un appuntamento, con un paziente, per le 11.00. Una seduta di Life Alignment dura, in media, un’ora/un’ora e un quarto e, quindi, c’era tutto il tempo per arrivare puntuale a pranzo.

Alle 12.40 ero ancora al telefono con un cliente e stavamo discutendo di una questione piuttosto delicata quando, accortomi dell’ora, mi sono scusato dicendo che avevo un appuntamento per le 12.45 ed ho chiuso la telefonata. Mi sono avviato di corsa verso il Moulin e, mentre correvo, Mar mi ha chiamato sul cellulare avvertendomi che stava partendo solo in quel momento dallo studio.

Mi sono arrabbiato ! Molto !

Il dover aspettare qualcuno è per me fonte di notevole stress perchè due delle donne più importanti della mia vita erano regolarmente in ritardo e questo ha generato, in me, una forte avversione per i ritardatari. Con le due donne di cui sopra, litigavo spesso per questo motivo e cercavo sempre di convincerle che stavano sbagliando, che arrivare in ritardo è una pessima abitudine.

Mar, invece, non è praticamente mai in ritardo e, dopo la prima arrabbiatura istintiva, mi sono fermato ad ascoltare la mia rabbia … che cosa mi voleva dire ? Allora ho scoperto che non era rivolta contro Mar ma contro il fatto che, per l’educazione ricevuta, faccio fatica a concepire l’idea di mettermi a tavola ed iniziare a mangiare da solo quando sto aspettando qualcuno. E invece è semplice … avevo un’ora di pausa dal lavoro e potevo semplicemente rispondere a Mar “Ok, no problem, io inizio a mangiare e quando arrivi arrivi”. In effetti è quello che mi aveva proposto lei … di ordinarle un’insalata mista e, intanto, di iniziare a mangiare.

Attenzione, con questo non voglio dire che sia una buona abitudine arrivare in ritardo ma, data la situazione ed il fatto che Mar è praticamente sempre puntuale, una “scenata” sarebbe stata proprio fuori luogo anche se, in un primo momento, era proprio quello che volevo fare.

Il percorso Thaatt comprende anche momenti come questo !

Il secondo livello Thaatt si concerta sul rapporto con il proprio compagno e sul fatto che quello che lui ci fa “vedere” è prezioso per la nostra crescita … ma anche qui non si deve generalizzare … il tutto funziona a patto che entrambi i partners abbiano un buon rapporto con i propri genitori (1° livello Thaatt) altrimenti ci si scaricano a vicenda dei malumori che, con il partner, non hanno proprio nulla a che vedere e, a lungo andare, il proprio compagno/a si stufa e se ne va.

Bene, sono quasi le 23.00 e direi che è ora di andare a nanna … domani mi aspetta una giornata bella piena :-)

Buona notte !

Rob.

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